Punto di partenza
Ad oggi in Canton Ticino sono circa 400 tra bambini/e e adolescenti che si trovano nei circuiti della protezione e vivono in contesti etero-famigliari. I motivi per i quali non possono rimanere con le loro famiglie sono svariati e spesso determinati da situazioni di deprivazione economica, vulnerabilità , negligenza, abusi, maltrattamento sia psicologico che fisico, violenza assistita e assenza di figure genitoriali o, ancora, gravi problematiche di salute.
A partire da questa fotografia del nostro territorio si sono avviate delle riflessioni condivise con tutti i servizi coinvolti nella protezione dell’infanzia tra cui Ufag, CODICEM, UAP e ARP per co-progettare delle risposte a bisogni specifici in questo ambito.